Aspettano l’autobus che non passerà mai allora fanno l’autostop a macchine che le riporteranno al punto di partenza dopo aver ascoltato suoni di continua a leggere...
Prefazione Non avrei mai voluto scrivere questa prefazione. Lo faccio malvolentieri e solo a seguito delle insistenze, delle pressioni e talora continua a leggere...
Ogni anno, al termine della stagione “fredda” (tutto a questo mondo è relativo), per tre giorni Chiang Mai si riveste di fiori. Letteralmente. continua a leggere...
Vorrei esserne capace. Vorrei prendere un po’ del suo dolore, alleggerire i suoi pensieri, liberarla dal tormento, lasciarle nient'altro che il mio continua a leggere...
Meraviglioso! Il sole splende, e io che sto facendo? Dormo. Ma mi pare questa la giornata giusta per rimanere a letto? Forse, sarà che ieri ho fatto continua a leggere...
Sono rimasta nuda sul letto e guardo le mie gambe attraverso lo specchio. Gli infissi lasciano trapassare un lento freddo vento che sposta la tenda continua a leggere...
Cosa c’è dietro al cielo il nostro bisogno d’aria i nostri sogni e le nostre aspirazioni Cosa c’è dietro al cielo il senso del vuoto e continua a leggere...
Aghi d’acqua sul selciato levigato da indecisioni e agli angoli mezze lune incise da scianchi passi frenati d’umori pesanti Nei centri storici continua a leggere...
Scrivilo su un muro disegnalo nel cielo parlane alla luna gridalo al vento Spara un colpo al mio cuore Baciami sulla bocca blocca il mio respiro continua a leggere...
Le cose belle oltre te sono quelle impercettibili che non vedo Vibrazioni ombre del pensiero percezioni flebili nel silenzio Giuseppe Wochicevick continua a leggere...
Mio padre me lo diceva sempre, anche quando ero ancora un bambino: 'I criminali si dividono in due categorie: quelli che vanno in banca a portare continua a leggere...
“Me le devi lasciare,” supplicava. “Tu che cavolo te ne fai? Sei solo un ateo e un miscredente!” “Te le ho prestate un sacco di tempo continua a leggere...
CARILLON Un pomeriggio di marzo Toc, toc, toc…Dal tetto di fronte, amare lacrime. Litania mesta, incessante, senza fine. Pianto di un inverno continua a leggere...
1) La porta cigolando si aprì, lasciando trapelare un lampo di luce, poi il buio riprese il controllo sull'ambiente. La stanza circolare era immersa continua a leggere...
La luna riflessa Era densa come pece e odorosa di primule e gelsomini l'oscurità quando Anery si fece strada all'interno della cripta dove i suoi continua a leggere...
Due impercettibili bagliori: alle sorelle Moréll, strette dietro i vetri di una finestra del piano terra, fu così che i fanali della lussuosa auto continua a leggere...
Stavo pensando, i tempi in cui si spedivano le cartoline con le imagini della città in architettonico stile anni ‘60 in cui si notavano cabine continua a leggere...
Quando ero un ragazzino avevo un rito. Domenicale. (E non era la Messa: lì ci andavo, con la Contessa Madre, il sabato sera mettendomi un sacco di continua a leggere...
Siamo fantasmi, in attesa di ritrovare la strada del reale anche se può far male, di quel bene che riempie le vene ma intanto il bene lo dai tu a continua a leggere...
Era il 7 aprile del 1944, e gli abitanti del borgo di Fragheto, poche case intorno all’antica chiesa, pensavano che la giornata sarebbe trascorsa continua a leggere...
La notte dopo la mia confessione con Luciano l’avevo trascorsa pastosa, sfilacciata e nervosa. Ero lontano, perfino in sogno. Mi ricordavo (come continua a leggere...
Fuori faceva freddo. Il tavolo su quale erano seduti era il più bello: si vedeva la gente camminare veloce lungo quel tratto di corso che dà sul continua a leggere...
Il proverbio dice che il tempo è galantuomo; secondo me invece, il tempo è un uomo di merda che va di fretta, che passa veloce e non si ferma mai continua a leggere...
Cielo pattumiera di pensieri e le stelle carboni ardenti intorno ai quali vegliano sogni in attesa di responso e quando bocciati si vede una scia di continua a leggere...
Calvino ed il suo Barone Rampante furono risucchiati in un cassetto della mia memoria all’improvviso, trascinati là dallo stridere acuto dei freni continua a leggere...
L’ORIGINE DEL MONDO: per una antropologia minima del porno anni ‘70 Recentemente mi è capitato di leggere, da qualche parte, un articolo in continua a leggere...
Si è sparato un colpo in bocca. Luigi, quello che abitava vicino casa di mia nonna. Quello con il sorriso sul volto e la mano sempre in alto, pronto continua a leggere...